Mostra fotografica e laboratorio HUMANS di Benedetta Pisani
Le fotografie selezionate per questa mostra sono state scattate in luoghi particolarmente significativi per l’autrice, tra l’Italia, i Balcani e la Palestina.
Gli scatti che vedrete non sono tecnicamente impeccabili, anzi, ma hanno un valore emotivo inestimabile, perché consentono a chi le ha scattate di tornare tutte le volte che ne sente il bisogno in un momento passato e irripetibile, che rimane vivo proprio grazie a quelle foto imperfette. Il filo che unisce queste parti del mondo distanti geograficamente – ma non così tanto rispetto alle abitudini culturali e all’accoglienza che regalano- è la passione dell’autrice per le storie. E il privilegio di poter viaggiare per ascoltarle pone chi scatta di fronte alla responsabilità e al desiderio di condividere i racconti, attraverso la fotografia e la scrittura.
Cosa accade poco prima di uno scatto? Quali sono gli odori e i suoni che caratterizzano il momento? Perché si decide di conservare in una foto proprio quell’istante? E, soprattutto, chi sono quelle persone? Come trascorrono la loro giornata, qual è il loro cibo preferito, chi amano e da chi sono amate?
Sono le domande a cui l’autrice prova a rispondere ogni volta che sceglie di conservare in uno scatto l’incontro casuale con una persona, immaginando la sua vita e inventando una storia. Nella scrittura, invece, agisce il processo inverso, fatto di ascolto profondo, ricerche, interviste e chiacchierate, che confluiscono in un articolo, una poesia o in una pagina di diario. Da questo dualismo espressivo, nasce l’idea di accompagnare chi osserva le sue foto verso una nuova forma di espressione creativa, che unisca immagine e testo, sovvertendo gli ordini: inventare una storia a partire da un’immagine già esistente, che ritrae una persona di cui non si sa assolutamente nulla.
La mostra sarà, quindi, seguita da un laboratorio di scrittura creativa, durante il quale i partecipanti potranno scegliere una fotografia e, seguendo alcuni stimoli forniti dall’autrice, scrivere un testo libero in cui descrivono ciò che vedono e soprattutto ciò che sentono, su quanti più piani sensoriali possibile.